Terapie manuali con tecniche Osteopatiche in età pediatrica
L’osteopatia in età evolutiva è un ambito molto interessante e particolare, dove l’estrema evolutività del bambino può determinare dei risultati molto importanti in poco tempo avendo la possibilità di agire sulle strutture prima che esse assumano una funzione e una forma difficilmente modificabili: un esempio tra tutti la saldatura delle ossa del cranio.
Con l’aumentare delle possibilità di cura, nella società moderna, si stanno aprendo le porte a nuove modalità terapeutiche con sempre maggior frequenza: l’osteopatia può essere una valida proposta di trattamento in un’ottica multidisciplinare che coinvolga il medico e la sua diagnosi e le altre figure nel settore riabilitativo, compresa appunto la figura emergente dell’osteopata.
Quando si può iniziare il trattamento osteopatico? Sin dalla nascita, a seconda dell’esperienza manuale dell’operatore può essere possibile intraprendere il trattamento, tenendo conto che la diagnostica, ma soprattutto la cautela nelle tecniche e la scelta di approcci dolci e rassicuranti (tecniche caute seppur dirette e utilizzo di forze intrinseche) sono alla base del principio terapeutico. Senza dubbio, sia nel primo anno di vita che dall’età scolare, possiamo comunque considerare il trattamento osteopatico come un valido aiuto, in moltissimi disturbi.
Ecco alcune indicazioni dell’osteopatia in ambito pediatrico:
– Un campo di applicazione rilevante è costituito dai disturbi in ambito cranio- sacrale di stampo eminentemente “meccanico”. In particolar modo nei disturbi di ordine otorinolaringoiatrico (otiti ricorrenti a carico dell’orecchio medio, sinusiti croniche), nell’ortodonzia come importante approccio preparatorio ad una migliore funzionalità cranica e del sistema masticatorio e in alcuni disturbi visivi (ad esempio ove lo strabismo sia originato da un’anomala tensione della dura madre, una membrana che riveste tutto il sistema nervoso) i risultati possono essere eccellenti.
– Cefalea ed Emicrania: tali disturbi si stanno presentando con sempre maggior frequenza anche nella tenera età. Queste problematiche, in età adulta, costituiscono una delle maggiori indicazioni per il trattamento osteopatico cranico.
– Coliche, problemi di digestione ed evacuazione: in questi casi possono essere coinvolti sia elementi strutturali come i diaframmi o il torace, sia gli organi come il colon e l’intestino, sia le strutture craniche (il nervo vago ad esempio, deputato a controllare alcune importanti funzioni viscerali, passa attraverso un foro situato tra l’osso temporale e quello occipitale e può essere soggetto a dei fenomeni di compressione durante il parto).
-Allergie respiratorie e alimentari: tenuto conto dell’estrema variabilità nelle cause che possono essere alla base di tali disturbi, la terapia osteopatica può essere utile in alcuni casi.
– Scoliosi: tale problematica può trovare opportuno trattamento con approccio osteopatico, fisioterapico e posturale. Le evidenze scientifiche suggeriscono in caso di tali patologie particolare cautela con il trattamento manipolatici che deve sempre essere visto come complementare alle terapie convenzionali.
– Miglioramento della salute nei bambini nati pretermine anche a livello di ospedalizzazione e tempi di degenza.
A conclusione di ciò si deve ritenere fondamentale un’adeguata diagnosi medica e un successivo approccio multidisciplinare, con la presenza di molte figure professionali, dove al centro del nostro trattamento vi sia non una patologia, ma il singolo Bambino, con la sua personalità, i suoi bisogni e la sua famiglia.